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Spettacolo
debutto: 10 gennaio 2020 - Firenze - Teatro della Pergola
Roma – Teatro Eliseo – dal 21 gennaio al 2 febbraio 2020
Glauco Mauri Roberto Sturno
RE LEAR
di William Shakespeare
traduzione di Letizia Russo
riduzione e adattamento di
Andrea Baracco e Glauco Mauri
con
Glauco Mauri-Re Lear
Linda Gennari- Goneril
Aurora Peres- Regan
Emilia Scarpati Fanetti- Cordelia
Roberto Sturno-Conte di Gloucester
Francesco Sferrazza Papa- Edgar
Aleph Viola - Edmund
Dario Cantarelli- Matto
Enzo Curcurù- Conte di Kent
Laurence Mazzoni- Oswald
Paolo Lorimer- Duca di Albany
Francesco Martucci- Duca di Cornovaglia
regia Andrea Baracco
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta / musiche Giacomo Vezzani, Vanja Sturno
luci Umile Vainieri
produzione Compagnia Mauri Sturno – Fondazione Teatro della Toscana
Stagione 2021-2022
A seguito della pandemia e della conseguente chiusura dei teatri, lo spettacolo ha interrotto le rappresentazioni ed è stato riprogrammato nella stagione 2021-2022.
Il 18 dicembre 2021 "Re Lear" inaugura la stagione del Teatro Donizetti di Bergamo, città duramente colpita dalla pandemia che ha trovato nel teatro una occasione per tornare alla vita ed alla normalità.
La più titanica tragedia di Shakespeare, dramma dell’amore padri-figli e della follia
Non ho mai smesso di credere che bisogna sempre mettersi in discussione, accettare il rischio pur di far sbocciare idee nuove per meglio comprendere quel meraviglioso mondo della poesia che è il teatro.
Ed eccomi qui per la terza volta, alla mia veneranda età, impersonare Lear. Perché?
Mi sono sempre sentito non all’altezza ad interpretare quel sublime crogiolo di umanità che è il personaggio di Lear. In questa mia difficile impresa mi accompagna la convinzione che per tentare di interpretare Lear non servono tanto le eventuali doti tecniche maturate nel tempo quanto la grande ricchezza umana che gli anni mi hanno regalato nel loro, a volte faticoso, cammino.
Spero solo che quel luogo magico che è il palcoscenico possa venire in soccorso ai nostri limiti. Cosa c’è di più poeticamente coerente di un palcoscenico per raccontare la vita? E nel Re Learè la vita stessa che per raccontarsi ha bisogno di farsi teatro. (Glauco Mauri)
Quello che mi ha sempre colpito di questa tragedia, che è una delle più nere e per certi versi enigmatichetra quelle dell'autore inglese, è che sotto quel nero sembra splendere qualcosa di incredibilmente luminoso e proprio questa luce sepolta dall'ombra la rende così affascinante.
Padri indegni e figli inetti, padri indegni che hanno generato figli inetti, le madri assenti, estromesse dal dramma, parafrasando Amleto, qui la fragilità è tutta e solo maschile. Nessuno dei personaggi è in grado di regnare, di assumersi l'onere del potere, nessuno sembra avere la statura adatta, nessuna testa ha la dimensione giusta per la corona, chi per eccesso, vedi Lear, chi per difetto vedi tutti gli altri. Solo giganti o nani in questo universo dipinto da Shakespeare.
I tormenti di Lear, di Gloucester, i turbamenti di Edgar, i desideri di Edmund, i tremori e i terrori delle tre figlie del Re, Cordelia, Goneril e Regan, attraggono da sempre perché la complessità e in alcuni casi la violenza che produce il conflitto generazionale è per forza di cose universale. (Andrea Baracco)